Esplorando…Frattura: La siccità e il miracolo di San Nicola (sesta parte)

Si racconta che nell’anno 1919 una terribile siccità colpì i nostri campi e, siccome si viveva di raccolti della terra, la situazione divenne drammatica per la comunità. Il 29 giugno 1919, festa si San Pietro, la popolazione di Frattura propose al parroco di portare in processione San Nicola, nostro Protettore, per invocarlo con preghiere e suppliche a salvare il raccolto con abbondanti piogge. Quel giorno era caldo, il cielo era sereno, il sole splendente e San Nicola fu portato in processione con grande devozione e fiducia da parte di tutti i fratturesi. Al momento del rientro in Chiesa venne giù un’abbondante pioggia stupore di tutti che resero infinite grazie al nostro Santo.

Da allora, ancora oggi, ogni anno il 29 giugno, in ricordo di quel prodigio straordinario, si fa la processione di San Nicola con la benedizione delle campagne per implorare un buon raccolto e scongiurare ogni calamità che potrebbe distruggerlo.

L’INCENDIO DELLA STATUA DI SAN NICOLA

Un tempo la statua subì un incendio, ma fu restaurata da un certo sig. Spagnuolo, artigiano di Scanno al quale alcuni abitanti di Frattura, i cui nomi sono intagliati sulla base della statua, commissionarono il lavoro. L’episodio destò sconcerto e paura tra gli abitanti del paese, perché molte credenze dei tempi passati attribuivano a episodi come questo l’arrivo di sciagure e calamità che ricadevano su tutta la popolazione. Tutta la popolazione si riuniva in preghiera invocando il perdono di Dio per il malfatto fino a quando fu portata la nuova statua del Santo nella chiesa.

LA FESTA DI SAN ROCCO

La festa di San Rocco si celebra il 16 di agosto. Il giorno della festa, la statua viene portata in processione da Frattura Nuova nella sua chiesetta a Frattura Vecchia. Lì viene  celebrata la messa solenne, con un piccolo complesso bandistico che intona pezzi raccordati ai vari momenti della celebrazione della messa.

Al termine della celebrazione viene impartita la benedizione e tutti i fedeli riuniti a gruppi familiari ed amicali, si spargono nei prati circostanti per consumare il pasto portato da casa. Verso sera la Statua viene riportata nella chiesa di Frattura nuova.

LA FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO

La festa della Madonna del Rosario si celebra la prima domenica di ottobre con gli stessi rituali ed onori dedicati alle altre feste citate.

La caratteristica di questa festa è la processione notturna che si svolge nell’ottava successiva e il percorso è illuminato da candele, piccole fiammelle e torce che fanno luce al ritorno della Statua nella chiesa. In occasione della festa della Madonna del Rosario, ultima dell’anno, c’è il ballo della “Pupazza” al suono della banda che esperti ballerini, alternandosi, fanno girare con piroette scoppiettanti ed inchini tra la gente che disegna, ballando, un cerchio tra il gioioso e timoroso. Al termine del ballo alla Pupazza viene dato fuoco.

Dal libro “A raccontar Frattura” di Armando Iafolla e Luciana D’Alessandro

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