Henry Mancini, nel centenario dalla nascita

Henry Mancini, nome d’arte di Enrico Nicola Mancini (Cleveland, in Ohio, 16 aprile 1924 – Beverly Hills, 14 giugno 1994), è stato compositore, direttore d’orchestra e arrangiatore. Figlio di immigrati italiani, il padre, Quintiliano “Quinto” Mancini, era di Scanno, la madre, Anna Pece, era di Forlì del Sannio in provincia di Isernia.

A lui è dedicato il progetto “1924 – 2024 Henry Mancini un abruzzese ad Hollywood”, presentato ieri 2 aprile e voluto dal Conservatorio A. Casella dell’Aquila, è il primo omaggio italiano di quest’anno al compositore.

Il progetto nasce grazie al pianista e docente del conservatorio Paolo Di Sabatino e vuole rendere omaggio a un gigante della musica coinvolgendo anche gli studenti del conservatorio. In tre concerti distinti verranno eseguiti i brani più belli e famosi di Mancini, con originali arrangiamenti realizzati dallo stesso Di Sabatino. Ogni concerto vedrà protagonista una formazione inedita, trio jazz e orchestra d’archi, con gli studenti e i docenti Paolo Di Sabatino, Roberto Gatto e Luca Pirozzi. Direzione d’orchestra affidata ad un altro docente: Gabriele Bonolis.

Ospiti d’onore della serata del 18 aprile, all’Aquila, i tre figli di Mancini che arriveranno da Los Angeles per la prima volta nei luoghi della famiglia per festeggiare il 100esimo anniversario della nascita del padre. La figlia Monica, cantante di successo negli USA, si unirà all’ensemble del Casella interpretando alcuni brani del padre. I concerti saranno a L’Aquila il 17 e 18 aprile, il 19 a Scanno, il 19 a Francavilla, il 20 a Teramo.

Henry Mancini, nel 1942, terminate le superiori, si trasferì a New York per frequentare la prestigiosa scuola musicale Julliard School, ma non poté completare gli studi a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. Sotto le armi suonò in due bande musicali dell’Esercito USA. A guerra finita venne chiamato come pianista e arrangiatore nell’orchestra di Glenn Miller, in via di riorganizzazione dopo la morte del  musicista avvenuta durante la guerra.

Mancini entrò nel mondo del cinema quando venne assunto nel dipartimento di musica della Universal Pictures. Con il suo secondo lavoro, la colonna sonora del film basato sulla vita di Glenn Miller, Mancini ebbe la prima nomination all’Oscar. Particolarmente riuscita la sua collaborazione con il regista Blake Edwards: il tema principale del loro primo lavoro, la serie televisiva Peter Gunn (1958), molti anni più tardi venne inserito nella colonna sonora di The Blues Brothers – I fratelli Blues.

Successivamente Edwards affidò a Mancini la colonna sonora del suo film Colazione da Tiffany (1961): nacque così Moon River, uno dei suoi brani più celebri e amati. Mancini fu premiato con due Oscar. L’anno successivo ottenne un altro Oscar per The Days of Wine and Roses (I giorni del vino e delle rose), canzone che dava il titolo all’omonimo film (1962) con Jack Lemmon.

Nel 1964 fu la volta di un altro grande successo internazionale: il tema della Pantera Rosa, composto da Mancini per l’omonimo film di Edwards e inserito in tutti i successivi episodi della serie e nei cartoni animati della Pantera Rosa. Mancini curò inoltre la colonna sonora di Peter Gunn: 24 ore per l’assassino (1967), ancora diretto da Blake Edwards e ispirato alla serie televisiva a cui aveva già lavorato in precedenza.
Nel 1969 il singolo Love Theme from Romeo and Juliet raggiunge la prima posizione nella Billboard Hot 100 per due settimane e nel 1971 il brano Whistling Away the Dark della colonna sonora di Operazione Crêpes Suzette riceve il Golden Globe per la migliore canzone originale.

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