Giornata della memoria 2024: perché è importante ricordare?

Il ricordo della shoah non riguarda solo gli ebrei ma l’intera umanità. Ricordare e commemorare le vittime della shoah non significa affatto trascurare altri genocidi, né tantomeno stabilire inutili ‘priorità’ tra stermini e dolori di un popolo piuttosto che di altri popoli. Il giorno della memoria non è un omaggio alle vittime, ma semplicemente un riconoscimento pubblico e collettivo di un fatto particolarmente grave di cui l’Europa è stata capace, e a cui l’Italia ha attivamente collaborato. Nel 2001, il teorico e saggista Tzvetan Todorov ha scritto in un libro, Memoria del bene, tentazione del male che “la singolarità del fatto non impedisce l’universalità della lezione che se ne trae”: in altri termini, la memoria storica della shoah non riguarda soltanto il popolo ebraico, ma l’intera umanità, perché da questi avvenimenti si possono trarre insegnamenti.    

Ricordare la Shoah vuol dire anche capire cosa accadde in Germania dal punto di vista storico affinché il ricordo della Shoah sia utile, tuttavia, la memoria non deve limitarsi soltanto all’indignazione e alla denuncia morale contro i crimini nazisti, sentimenti sicuramente giusti e naturali nei confronti di avvenimenti gravi e disumani. 

 La liberazione di Auschwitz

  • Il 27 gennaio è il giorno in cui nel 1945 l’Armata Rossa abbatte i cancelli di Auschwitz
    • Le SS costringono gran parte dei prigionieri (circa 60.000 persone) a lasciare il campo prima che arrivino i russi
    • Erano rimasti ad Auschwitz circa 9000 internati
    • La data è diventata col tempo un simbolo della fine delle persecuzioni naziste
  • L’Olocausto e le vittime del Nazismo
    • Il giorno della memoria è istituito in Italia tramite la legge 211 del 20 luglio 2000
    • La data del 27 gennaio è in onore della liberazione di Auschwitz
    • Vengono commemorate le vittime del nazismo ma anche delle leggi razziali italiane, e tutti coloro che si opposero ed aiutarono le vittime
    • Ogni anno vengono organizzate cerimonie ed incontri
    • Lo scopo non è celebrare, ma ribadire la necessità di studiare e capire il passato
  • Proclamazione dell’ONU della giornata internazionale della memoria per le vittime dell’Olocausto
    • L’ONU proclama il 1 novembre 2005 la Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto, il 27 gennaio di ogni anno
    • Gli stati membri dell’ONU hanno il dovere di trasmettere alle nuove generazioni le “lezioni dell’Olocausto”
    • I luoghi storicamente significativi della Shoah vanno conservati
    • Il negazionismo è rifiutato apertamente dall’ONU
    • L’intolleranza religiosa ed etnica è condannata
  • Le altre Giornate della memoria
    • Lo stato italiano riconosce un gran numero di giornate celebrative e solennità civili
    • Ci sono stati numerosi tentativi di Genocidio nella storia (tra i più drammatici: armeni in Turchia, massacri in Cambogia nel ‘75 e ‘76)
    • Il termine ‘genocidio’ viene coniato in occasione della Shoah
    • La Shoah resta un caso unico per via dell’estrema razionalità della sua organizzazione
  • Giornata della memoria: riflessioni
    • La memoria della Shoah non ricorda soltanto il popolo ebraico, ma è un fatto universale che riguarda tutta l’umanità
    • Non basta condannare il male: è importante studiare e capire come è potuto accadere

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