Incendi e cambiamento climatico

La stagione estiva 2023 in Europa

A livello europeo complessivo la stagione 2023 è stata decisamente peggiore, come superficie di territorio bruciata, della media di quanto avvenuto negli anni fra il 2006 e il 2022. Al 31 agosto nei Paesi della UE sono bruciati complessivamente quasi 412mila ettari di territorio, rispetto ad una media di 347mila negli stesso periodi.

Quest’anno solamente in Grecia (173mila ha) e Spagna (85mila ha) sono bruciate superfici maggiori che in Italia (67mila ha), seguite da Portogallo (30mila ha) e Francia (22mila ha). Nei grafici che seguono il riepilogo a llivello europeo e per questi 5 paesi, con l’indicazione delle superfici bruciate e del numero di incendi.

Nel 2023, fra gennaio e agosto, si sono sviluppati nella UE 1.230 incendi rispetto alla media annua di 1002 degli anni 2006-2022.

La stagione estiva 2023 in Italia

La stagione estiva 2023 per l’Italia, caratterizzata da persistente caldo torrido e la siccità, ha fatto sì che, secondo i dati EFFIS, siano andati in fumo (fra gennaio e agosto) circa 67mila ettari di territorio rispetto ad una media di circa 54mila ettari di quanto bruciato fra il 2006 ed il 2022. Il numero di incendi, 296, è stato maggiore rispetto al dato medio 2006-2022, di 276 incendi annui.

Il pericolo di incendio è collegato alle condizioni meteorologiche che determinano condizioni favorevoli per lo sviluppo di tali eventi (perdurante siccità e alte temperature), che comunque sono quasi sempre innescate da azioni umane (dolose o colpose), e quindi anche su di essi influiscono gli effetti dei cambiamenti climatici.

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