Pastorizia in festival

Grande festa: Picinisco (FR) in Valle Di Comino, l’ 8 ed il 9 luglio, è tornata ad ospitare la straordinaria edizione di Pastorizia in Festival ed è diventata, per due giorni, la capitale assoluta di enogastronomia, storia, ambiente, escursionismo, animazione e musica; al centro il rinomato Pecorino Dop di Picinisco, insieme alle altre prelibatezze locali, circondato da formaggi e specialità alimentari provenienti da tutta Italia.

Per tutti ci sono state occasioni di svago e d’intrattenimento, durante le quali si è potuto gustare tante altre specialità alimentari tradizionali accompagnate con gli straordinari vini della Valle di Comino e birre artigianali. Lungo il “Tratturo del gusto”, da non confondere con una semplice sagra paesana, è stato possibile gustare e apprezzare prodotti e piatti della vera tradizione culinaria pastorale. Tante le occasioni di svago per i bambini, e non solo, con il ‘percorso della carrucola’, i giochi di un tempo, e il suggestivo laboratorio caseario “Pastorelli all’opera”, dove i bambini hanno potuto apprendere e mettere in pratica con le loro mani, le tecniche di produzione del formaggio. Diverse anche le occasioni culturali e di approfondimento su tematiche di particolare importanza, per capire il futuro economico e sociale del mondo agropastorale e dei borghi di montagna, attraversati dal preoccupante fenomeno di spopolamento che può essere fronteggiato proprio con la rivalutazione dei mestieri e delle tradizioni agropastorali accompagnata dalla crescita e potenziamento dei servizi sociali essenziali.

“Un programma che quest’anno è stato molto più ricco, interessante e coinvolgente delle precedenti edizioni – ha dichiarato il presidente dell’Associazione Pastorizia in Festival, Antonio Mancini – ringraziando particolarmente le decine e decine di volontari che anche quest’anno hanno assicurato una perfetta manifestazione unica nel suo genere”.

Nella giornata finale di domenica, ha avuto luogo l’assegnazione della targa “Ospite d’onore” a Dino Silla di Scanno (nipote dello scomparso Gregorio Rotolo, il più grande difensore della montagna abruzzese, custode indiscusso della cultura di formaggi gourmet) e mostra fotografica a cura di Enzo Gentile.

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