Borgo dei borghi 2023, il vincitore è Ronciglione

Il vincitore della decima edizione del Borgo dei Borghi 2023 è Ronciglione, uno dei principali centri della Tuscia. Il paesino in provincia di Viterbo è stato eletto nella tradizionale competizione del giorno di Pasqua.

La classifica dei 20 borghi italiani ha visto il centro del Lazio trionfare su Sant’Antioco in Sardegna e Salemi in Sicilia, mentre al quarto posto si piazza Soave, già vincitore del concorso nel 2022. Il concorso lanciato come ogni anno dal programma di Rai3, Kilimangiaro, condotto da Camila Raznovich prevedeva la votazione del pubblico e il giudizio di tre esperti (lo storico dell’arte Jacopo Veneziani, il geologo Mario Tozzi e la chef Rosanna Marziale). A vincere è stato il borgo che ha ottenuto la percentuale più alta nella sommatoria tra i voti del pubblico e quelli della giuria.

Nell’edizione 2016, Scanno si classificò al nono posto come borgo incantevole abruzzese che presenta paesaggi da cartolina ai tanti turisti che vi fanno visita. Regione prima classificata fu la Sicilia con Sambuca (Agrigento), davanti a Cervo (Imperia). 

Dove si trova il borgo dei Borghi 2023?

Il borgo dei borghi si trova in provincia di Viterbo e nelle vicinanze del Lago di Vico. Il suo nome deriva probabilmente dal fatto che si trova su una rupe tondeggiante (rotondus o rondus cilio, da cui il nome Ronciglione). È famoso anche per essere il paese natale del cantante Marco Mengoni.

Il centro storico di Ronciglione ha mantenuto nel corso dei secoli il suo tipico aspetto medievale con le case e i monumenti costruiti con i tipici mattoni di tufo. Tra i principali monumenti da visitare si ricorda:

  • L’Antica Rocca, che fu sede dei Farnese
  • Il Palazzo Comunale
  • La Fontana Grande
  • Il seicentesco Duomo dei Santi Pietro e Caterina disegnato da Carlo Rainaldi
  • L’antichissima chiesa di Sant’Andrea di cui rimangono i resti 
  • La chiesetta romanica di Sant’Eusebio
  •  La scenografica Santa Maria della Provvidenza
  • La Porta Romana fatta costruire nel 1618 da Odoardo Farnese, una sorta di simbolo del borgo. 

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