Cervo morto in autostrada, incidenti fuori controllo

Ci troviamo di fronte all’ennesimo incidente sull’autostrada A24/A25 accaduto pochi giorni fa, che questa volta ha causato purtroppo la morte di un cervo e fortunatamente nessuna conseguenza per l’automobilista. Ci si chiede se proseguiranno i lavori avviati nello scorso anno, previsti nel progetto esecutivo predisposto dall’ex concessionario Strada dei Parchi (SpA) e condiviso dal Parco Nazionale D’Abruzzo Lazio e Molise.

Il progetto di circa 90 km prevede una nuova barriera in sostituzione di quella esistente dell’altezza di due metri e 60, in rete zincata e da ancorare ad una fondazione di calcestruzzo armato. Di questa barriera sin qui è stato realizzato soltanto un piccolo tratto. Nel 2021 ci sono stati 213 gravi incidenti che hanno coinvolto animali, 199 dei quali avvenuti su strade statali e provinciali e 14 sulle autostrade, provocando complessivamente la morte di 13 automobilisti, un dato che ci deve far riflettere e che purtroppo è in crescita. L’autostrada in questione attraversa la regione verde d’Europa, dove la presenza di animali, a partire dagli orsi, è la norma. Quindi è assolutamente necessario che riprendano immediatamente i lavori per mettere in sicurezza gli automobilisti e le numerose specie di fauna selvatica, alcune delle quali peraltro protette. A questi interventi però, vanno affiancati con urgenza quelli di manutenzione e pulizia dei sottopassi e sovrappassi esistenti, e la programmazione di inserimento di nuove opere come gli ecodotti, vale a dire dei passaggi ad hoc per l’attraversamento degli animali, per garantire loro sicurezza e sopravvivenza e diminuire drasticamente i rischi per chi viaggia in auto. Si confida in un impegno serio del governo, al fine di scongiurare in futuro un numero così massiccio di incidenti, in molti casi anche gravi.

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